Le onde d’urto focali sono onde acustiche (impulsi sonori, di natura meccanica), prodotte da appositi generatori ed in grado poi di propagarsi nei tessuti, in sequenza rapida e ripetuta.
Sono caratterizzate da una particolare forma d’onda che le differenzia dagli ultrasuoni e che è responsabile degli effetti biologici positivi applicabili in campo terapeutico.
A livello microscopico, la stimolazione con le onde d’urto è paragonabile ad una sorta di “micro-idromassaggio” profondo sui tessuti e sulle cellule, in grado di indurre queste ultime a reagire positivamente con produzione di sostanze ad azione antinfiammatoria che stimolano la rigenerazione dei tessuti stessi.
Ben tollerate, non invasive, ripetibili e di grande efficacia clinica, le onde d’urto focali in alcuni casi si dimostrano essere anche un’alternativa all’intervento chirurgico, oppure una soluzione per la cura dei postumi di un trauma o di un intervento chirurgico stesso.
Come si esegue la terapia con onde d’urto?
Le modalità di esecuzione della terapia con onde d’urto sono differenti a seconda che si tratti di patologie ossee o patologie tendinee e muscolari.
La durata di ogni seduta è di pochi minuti.
Trattandosi di terapia non invasiva, è sicura e pressoché priva di effetti collaterali di rilievo.
La terapia necessita di inquadramento clinico, diagnosi e prescrizione medica.
Le onde d’urto hanno controindicazioni?
Sono considerate controindicazioni assolute:
- la presenza di strutture delicate e sensibili nel campo focale;
- la presenza di patologie tumorali e di tromboflebiti dove si dovrebbero applicare le onde d’urto;
- la gravidanza
- la presenza di organi cavi (es. polmone ed intestino) nel campo focale.
Sono considerate controindicazioni relative:
- la presenza di pace maker o elettrostimolatori di diversa origine
- la vicinanza di cartilagini ancora in fase di accrescimento
- le malattie o le alterazioni della coagulazione del sangue
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