Per epistassi si intende una emorragia dalle fosse nasali.
Possibili cause
L’epistassi può essere sintomo di diverse patologie:
- malattie del naso: vestiboliti, raffreddore, influenza, sinusite, rinite allergica, polipi, tumori, ecc…
- malattie generali: ipertensione, diabete, leucemie, cardiopatie, malattie renali, epatiche ecc..
- carenze vitaminiche: vit. K, stato di alcolismo.
- danni da farmaci: uso di farmaci anticoagulanti, dell’acido acetilsalicilico e/o di farmaci antiinfiammatori.
- Sindrome di Rendu Osler: malattia ereditaria in cui esistono numerosissime teleangectasie (dilatazioni) dei capillari della mucosa del setto nasale.
Diagnosi
La diagnosi si avvale dell’esame obiettivo (visita), completato ove sia necessario (epistassi ripetute) dall’esecuzione di esami endoscopici (fibrolaringoscopia) e di tutti gli accertamenti necessari a stabilire la causa delle emorragie qualora esse non dipendano da una causa nasale certa.
Si eseguiranno quindi in questi casi accertamenti:
- ematologici
- radiografici
- cardiologici (Ecg, prove da sforzo, controlli della pressione arteriosa, Holter cardiaco e pressorio)
Differenti tipologie di terapia
- Terapia sintomatica: si avvale di tutti i provvedimenti che si devono intraprendere con urgenza per far fronte alla emorragia nasale.
- Terapia medica causale: agisce sulla causa della patologia con farmaci “tradizionali o fitofarmaci”.
- Terapia omeopatica causale: agisce sulla causa della patologia con rimedi omeopatici.
- Terapia chirurgica: trova indicazione nei casi più gravi e resistenti alle altre terapie.
Terapia sintomatica
Tamponamento nasale: si esegue in anestesia locale mediante l’introduzione di idonei tamponi nasali nella fossa nasale responsabile della emorragia. I tamponi agiscono comprimendo il vaso danneggiato. Vanno rimossi in genere dopo 48 ore.
Da qualche tempo sono disponibili in commercio tamponi molto efficienti che il paziente introduce nella fossa nasale sanguinante con estrema facilità e che si “gonfiano” con il sangue comprimendo il vaso responsabile della emorragia.
Diatermocoagulazione: viene eseguita in anestesia locale con il calore (termica)
Caustica chimica: si esegue in anestesia locale con l’acido tricloroacetico
Elettrocoagulazione: si esegue in anestesia locale mediante l’uso dell’elettrobisturi.
Terapia medica
Agisce contro la causa e si avvale di tutti i farmaci tradizionali e fitofarmaci e che sono utilizzati nella terapia delle patologie che sono in grado di provocare epistassi.
Terapia chirurgica
Nelle forme più gravi di epistassi, che risultano resistenti alle comuni terapie, può essere indicata la Laser chirurgia, che consiste nella semplice fotocoagulazione del vaso o dei vasi, che ne sono responsabili.
Nei casi più complessi e nel trattamento della sindrome di Osler si può usare una tecnica alternativa che consiste nel trattamento con il laser della fine rete vascolare della mucosa del setto nasale, dopo averla delicatamente “scollata” dalla cartilagine.
L’intervento avviene sotto costante controllo endoscopico. I vasi possono essere trattati in modo settoriale e mirato e non si crea alcun danno alla mucosa nasale.
Come comportarsi in caso di epistassi
In caso di epitassi è necessario:
- Rimanere in posizione eretta o seduti! Per evitare che il sangue scenda nello stomaco provocando vomito e per meglio valutare l’entità della emorragia.
- Lasciare fuoriuscire il sangue per qualche istante.
- Soffiare il naso dal lato della emorragia per eliminare i coaguli.
- Introdurre nella narice un batufolo di cotone bagnato con acqua ossigenata (ben strizzato). Posizionare sul naso o sulla fronte un cubetto di ghiaccio o qualunque altro oggetto molto freddo.
Da qualche tempo sono disponibili in commercio tamponi molto efficienti che il paziente introduce nella fossa nasale sanguinante con estrema facilità e che si “gonfiano” con il sangue comprimendo il vaso responsabile della emorragia.
Sicuramente di fondamentale importanza è aiutare lo specialista nella valutazione del sintomo:
Descrivere bene i sintomi: quando il sangue fuoriesce da una sola narice, è di colorito rosso vivo e non tende a scendere in gola, la causa è quasi sempre nasale ed il fatto non è in genere sintomo di una grave malattia. Se il sangue fuoriesce da entrambe le narici, tende a scendere in gola, è di coloro rosso scuro e l’emorragia non si arresta facilmente, possono essere in causa patologie più gravi (ipertensione, cardiopatie, diabete, malattie renali ed epatiche, leucemia).
Assolutamente da evitare in caso di epistassi
- L’uso di farmaci a base di acido acetilsalicilico: favoriscono il sanguinamento.
- L’uso di cotone emostatico (crea ustioni chimiche sulla mucosa nasale danneggiando tutti i vasi).
- Il decubito supino: nel decubito supino il sangue viene ingerito provocando episodi di vomito che aumentano le sofferenze del paziente, già provato e preoccupato per il fatto emorragico.
A cura del Dott. Claudio Lambertoni – Specialista in Otorinolaringoiatria
Tratto dell’editoriale del Dott. Claudio Lambertoni