Cosa sono i disturbi dell’apprendimento
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento si manifestano come una compromissione della capacità di lettura, di scrittura e di calcolo.
Riguardano bambini con un’intelligenza nella norma, che non hanno problemi sensoriali (vista, udito) o neurologici e che hanno avuto adeguate possibilità di familiarizzare con la lingua scritta.
Non dipendono dall’impegno o dall’esercizio, né da traumi infantili, né dalla volontà del bambino.
DSA: la lettura, la scrittura e il calcolo
Le abilità di lettura, scrittura e calcolo costituiscono le cosiddette abilità accademiche che condizionano quasi tutti gli aspetti dell’apprendimento di uno studente. Nella società contemporanea, le conseguenze accademiche, sociali, emotive ed economiche di problemi nella lettura, scrittura o calcolo possono essere profonde e di ampia portata.
L’acquisizione della lettura e della scrittura richiede una serie di abilità complesse che si costruiscono gradualmente nel corso della scolarizzazione. Lo sviluppo dell’abilità di lettura, ad esempio, richiede la capacità di attribuire un suono e un significato a una sequenza di segni. Tutto il processo di apprendimento della lettura e della scrittura nasce dalla capacità di integrare aspetti linguistici e aspetti visivi. L’apprendimento matematico, invece, richiede la capacità di rappresentare le quantità e le operazioni di calcolo. Le abilità appena descritte vengono acquisite entro il secondo e il terzo anno della scuola primaria.
Quando e come si manifestano
Il bambino con difficoltà nella lettura, per leggere si affatica, impiega molto tempo, commette diversi errori, mostra una lettura poco fluida e può manifestare anche difficoltà di comprensione del testo.
ll bambino con difficoltà nella scrittura fatica ad applicare le regole ortografiche (doppie, impiego dell’h, accento, sc, gn, gl). Inoltre, spesso ha una grafia disordinata e poco intellegibile. Generalmente non riesce a prendere appunti completi o a copiare dalla lavagna.
Il bambino con difficoltà nell’area del calcolo può avere difficoltà nell’associare il numero alla quantità, nell’utilizzo dei simboli, fatica a memorizzare le tabelline e a svolgere i calcoli a mente. Può non riuscire a memorizzare formule e definizioni.
La diagnosi
La diagnosi può essere posta intorno alla metà del secondo anno della scuola primaria per la compromissione delle abilità di lettura e di scrittura e alla fine della terza classe di scuola primaria per la compromissione delle abilità di calcolo.
Secondo il DSM-5, per fare diagnosi di DSA devono essere presenti i seguenti sintomi:
-Lettura delle parole imprecisa o lenta e faticosa;
-Difficoltà nella comprensione del significato di cui viene letto;
-Difficoltà nell’ortografia;
-Difficoltà nell’espressione scritta;
-Difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici e di calcolo;
-Difficoltà nel ragionamento matematico.
Le abilità scolastiche dunque devono essere notevolmente al di sotto delle attese per l’età cronologica del bambino e causano una significativa interferenza con il rendimento scolastico e con la vita quotidiana.
Si possono distinguere a tal proposito:
-Disturbo Specifico di Apprendimento con compromissione della lettura (Dislessia);
-Disturbo Specifico di Apprendimento con compromissione dell’espressione scritta (Disortografia) associato o meno a disfluenza grafica (Disgrafia).
-Disturbo Specifico di Apprendimento con compromissione del calcolo (Discalculia).
Come vengono effettuate le valutazioni testali?
La valutazione prevede l’intervento di un’équipe multidisciplinare costituita da:
- Medico specialista in Neuropsichiatria Infantile: esegue la raccolta anamnestica con la coppia genitoriale e la valutazione neurologica del minore.
- Neuropsicologo: somministra la valutazione testale cognitiva.
- Logopedista: somministra la batteria degli apprendimenti scolastici (lettura, comprensione del testo scritto, scrittura e calcolo).
Trattamento
In caso di positività ai test è necessario svolgere un intervento riabilitativo individualizzato in relazione alle difficoltà del bambino emerse nella valutazione.
Sulla base della diagnosi e del progetto riabilitativo fondamentale è poi applicare nel contesto scolastico specifici strumenti compensativi e/o misure dispensative come previsto dalla legge 170/2010 sui disturbi dell’apprendimento.
Esempi:
la programmazione delle interrogazioni in classe specificando i contenuti che saranno richiesti, la registrazione delle spiegazioni in classe per favorire lo studio a casa, l’utilizzo del computer o del tablet per la scrittura dei testi in modo da consentire il controllo dell’errore ortografico ed una maggiore concentrazione sul contenuto, la riduzione della quantità di materiale da scrivere o l’utilizzo di una penna gel per favorire il gesto grafico, l’utilizzo della calcolatrice e della tavola pitagorica per gli esercizi di matematica.
È infine fondamentale acquisire un metodo di studio efficace e personalizzato in base alle difficoltà. Con i dovuti strumenti il bambino con disturbo dell’apprendimento può svolgere il programma previsto per la sua classe.
Utile tenere presente che le difficoltà suddette non si risolvono con l’esercizio!
A cura di Dott.ssa Sabrina Menini – Specialista in Neuropsichiatra Infantile